Sin dall’inizio dell’attività potranno essere utilizzate esercitazioni che impegnano dal punto di vista dell’attenzione: nel diagramma, ad esempio, vengono mostrati i giocatori che corrono liberi per il campo, ed eseguono passaggi (no palleggio, no tiro) inizialmente con un pallone, poi con un numero crescente.
Le esercitazioni dovranno progressivamente interessare situazioni di gioco. Nel diagramma, ad esempio, si sviluppa un 3 c 2 rapido in metà campo. Il giocatore con palla, partendo da sotto il canestro, dopo averla passata lateralmente, va a ricevere in punta un passaggio dall’ala che ha ricevuto a sua volta dall’angolo. A questo punto i due giocatori che partono negli angoli di fondo campo difendono contro i tre giocatori collocati sul perimetro. L’attacco dovrà muoversi utilizzando passaggi efficaci, ricercando il compagno libero da marcature. La rotazione potrà essere in senso orario o antiorario.
Sequenza didattica semplice Obiettivo della sequenza: saper passare a una mano.
Es.1 - 2 c 0. I giocatori, divisi in coppie, e posti uno di fronte all’altro (4 metri di distanza), eseguono passaggi ad una mano diretti, rammentando il ruolo dell’altra mano a supporto/controllo di quella di passaggio.
Es.2 - 2 c 0. Partendo dalla stessa disposizione del diagramma 19, i giocatori effettuano una gara in cui la coppia vincitrice sarà quella in grado di effettuare il maggior numero di passaggi in un tempo prestabilito (criterio di modulazione: variazione di velocità).
Sequenza didattica orizzontale Obiettivo della sequenza: saper passare in modo funzionale e combinato.
Es.1 - 2 c 0. I giocatori, divisi in coppie, e posti uno di fronte all’altro, eseguono passaggi ad una mano, facendoli precedere da palleggi sul posto, in avanzamento, in arretramento, laterali, con uso di cambi di mano.
Sequenza didattica verticale Obiettivo della sequenza: saper passare in contesti situazionali simili alla gara.
Es.1 - 2 c 1. I giocatori sono divisi in terzetti, con due attaccanti e un difensore. Il giocatore in possesso di palla deve cogliere il tempo giusto per passare al compagno (diag.25-fase a), che si muove uscendo dalla figura del difensore che gli volge la schiena (handicap per la difesa).
Es.2 - 2 c 1. Come il precedente, ma questa volta è il passatore che è impegnato da un difensore che ostacola il passaggio, inizialmente muovendo le braccia e mantenendosi a distanza, in seguito accentuando l’aggressività, riducendo le distanze e cercando di toccare la palla (diag.25- fase b).
Facendo riferimento a quanto sopra indicato, le proposte inizialmente saranno esclusivamente orientate all’esecuzione. Ad esempio, i giocatori, disposti su più file a fondocampo (diag.1), eseguono gli arresti all’altezza delle linee del campo (tiro libero, metà campo, tiro libero, fondo campo).
Le proposte dovranno necessariamente tenere in conto poi il collegamento con gli altri elementi come il passaggio, la ricezione e le partenze. Nel diagramma 4, i giocatori, correndo lentamente con la palla tra le mani, effettuano autopassaggi: mentre “strappano” la palla eseguono un arresto a due tempi. Variante: dopo l’arresto eseguono una partenza incrociata con un solo palleggio. Da sottolineare: a) la forte presa della palla sul primo appoggio dell’arresto; b) lo spostamento della palla e del peso del corpo sulla gamba di spinta al momento della partenza.
A coppie a fondocampo: il giocatore con palla, posizionato in angolo, passa al coach e corre a strapparla per eseguire una partenza incrociata con conclusione da sotto; contemporaneamente l’altro giocatore, posizionato all’incrocio della linea dell’area con fondocampo, toccherà la mano del coach e proverà ad ostacolarne l’azione (diag.13). L’esercizio va eseguito sia su un lato che sull’altro
Il trattamento della palla viene curato innanzitutto attraverso gli esercizi di Ball handling. Per ottenere un miglioramento dell’abilità sarà necessario agire didatticamente su due aspetti essenziali: la varietà di modalità del palleggio e la velocità di esecuzione. Tra le proposte si ritrovano, ad esempio, tutti i lavori di palleggio sul posto, camminando o correndo negli spazi del campo, fermandosi e ripartendo (“semaforo”), guardando gli stimoli visivi proposti dall’insegnante o dagli stessi compagni, aumentando la difficoltà nel controllo della palla, come ad esempio cercando di toccare la palla di un avversario e proteggendo la propria (“gioco del cacciatore”).
Come accennato in precedenza distinguiamo sempre una fase istruente e una fase in cui le esercitazioni presentano aspetti ludici che avvicinano l’esecuzione ad un contesto applicativo.
Nel diagramma, ad esempio, i giocatori, tutti con palla, partendo dagli angoli di fondo campo, eseguono palleggi spinti e veloci in avanti, con o senza conclusione a canestro.
LE LETTURE Si possono formulare proposte per esercitare il palleggio contestualizzandolo ad una lettura di una situazione sia pure parziale; ad esempio, nell’esercizio illustrato nel diagramma 9, i giocatori a coppie, tutti con palla, partono in palleggio da metà campo verso il cono posizionato sul proprio lato; chi arriva per primo sceglie il tipo di conclusione a canestro, il secondo si adegua. Pertanto, ad un vantaggio temporale conseguente ad un’accelerazione (palleggio veloce/spinto) corrisponde la precedenza nella scelta della conclusione a canestro.
Sequenza didattica per lo sviluppo dell’arresto e della partenza in palleggio.
Sequenza didattica semplice Obiettivo della sequenza: apprendere/consolidare una partenza incrociata
Es.1 - Partenze. I giocatori, tutti con palla, sparsi per il campo effettuano partenze incrociate limitandosi all’esecuzione di un palleggio (diag.17).
Sequenza didattica orizzontale Obiettivo della sequenza: eseguire arresti e partenze abbinate a ricezione, cambi di mano e di direzione, passaggi, tiri.
Es.1 - 1 c 0 metà campo + A. I giocatori con palla sono posizionati a centrocampo, mentre l’allenatore, anche lui con palla, difronte in lunetta. Il giocatore passa all’allenatore e, dopo aver effettuato un cambio di direzione, va a ricevere con un arresto a due tempi; quindi, riconsegna la palla e riceve dalla parte opposta l’altro pallone, sempre effettuando un arresto a due tempi, questa volta seguito da una partenza in palleggio con conclusione in corsa (diag.21).
Sequenza didattica verticale Obiettivo della sequenza: utilizzo degli arresti in fase di ricezione e delle partenze per acquisire uno spazio utile al fine di raggiungere una conclusione efficace.
Es.1 - 1 c 1 lettura guidata. Inizialmente l’attaccante, partendo dall’angolo, arriverà in posizione di ala dove riceverà la palla dall’allenatore (diag.25); questi si avvicinerà al giocatore assumendo una posizione che simula quella di un difensore e pertanto l’attaccante dovrà mettere in atto una soluzione adeguata. Successivamente i compiti dell’allenatore saranno svolti da un giocatore.
Sequenza orizzontale-verticale Obiettivo della sequenza: apprendere/consolidare una corretta tecnica del cambio di direzione, abbinandola ad altri contenuti tecnici (passaggio, tiro) e di lettura (riconoscere lo spazio da attaccare), con successivo inserimento in un contesto di gioco semplice (1 c 1) in metà campo.
Es.1 - Cambio di direzione e velocità senza palla. Il giocatore in angolo si sposta in palleggio verso la posizione di ala, passa la palla al compagno che, partendo dal lato opposto, si muove lungo la linea dei tre punti; dopo il passaggio, l’attaccante corre verso l’ostacolo (cono, sedia) e, dopo aver effettuato un cambio di direzione, taglia davanti o dietro (backdoor cut), per ricevere e concludere a canestro (diag.7).