1 Seminario Internazionale di Basquetebol Educativo in Cile - M.Mondoni
Dopo le esperienze in Colombia e in Uruguay la richiesta di un mio intervento è arrivata dal Cile. Il Seminario (6-7-8 settembre 2013) è stato organizzato da Eduardo Opazo, con la collaborazione del Liceo di Algarrobo e della Lega di Basket Cilena, 120 i partecipanti: un successo incredibile. Oltre al sottoscritto i relatori sono stati i professori Alejandro Orbelli (Argentina), Hector Zambra (Uruguay), Estela Lanzaro (Uruguay) e Hugo Retamal (Chile). Il prof. Orbelli ha tenuto una lezione pratica dal titolo “La variabilità nella pratica del Minibasket”, il prof. Retamal ha prestato un lavoro dal titolo “Esercizi-gioco pratici sull’insegnamento dei fondamentali nel Minibasket”, il prof. Zambra e la dott.ssa Lanzaro hanno presentato una lezione teorica dal titolo “Lo sviluppo della creatività nei bambini”.
Al Clinic ho trattato teoricamente “I giochi semplificati nel Minibasket” e “Idee di gioco in attacco e in difesa a 10-11 anni” e successivamente ho tenuto due lezioni pratiche in palestra con i bambini. Le lezioni teoriche e pratiche hanno suscitato molto interesse tra i partecipanti, molte le domande e le richieste di chiarimenti.
In Cile tutti i bambini giocano a calcio e i Club mettono a disposizione dei bambini campi in sintetico, palloni e tante altre attrezzature. Il Minibasket è praticato soprattutto nelle scuole: ottimi Istruttori e attrezzature adeguate, i tornei Minibasket si svolgono tra le stesse scuole senza classifica e senza conteggio dei punti. Nella Scuola Primaria fino a 7-8 anni educazione motoria di base e giochi con la palla, dopo gli 8 anni (fino agli 11 anni) nei Collegi e nei Club si gioca a Minibasket (3 c 3, 5 c 5 con 4 tempi da 8’, oppure 5 tempi da 8 minuti ciascuno: 2 tempi obbligatori a testa e nel 5° tempo gli Istruttori mettono in campo la formazione migliore). Non c’è esasperazione in campo, gli Istruttori sono molto corretti, idem i genitori: situazione ideale per insegnare un Minibasket Educativo. L’Educazione Motoria e Sportiva è molto importante in Cile ed è insegnata solo ed esclusivamente da professori di Educazione Fisica. Dopo il Seminario ho avuto modo di visitare alcuni Collegi di Santiago (Calasanz, Alemanno, Santa Cruz, Palestino, Università Cattolica) e ho tenuto alcune lezioni pratiche con i bambini: impressionante la voglia di migliorare e apprendere cose nuove. Al Collegio Calasanz ho tenuto un allenamento con la squadra di basket Under 17: buona velocità di base, qualche carenza sui fondamentali, due prospetti molti interessanti. Per migliorare si deve lavorare sui particolari: presa, posizione dei piedi, equilibrio in difesa.
Per completare il mio viaggio in Cile ho tenuto due lezioni (una pratica e una teorica) agli studenti del Corso di laurea in Educazione Fisica e Pedagogia e Sport dell’Università del Pacifico: grande interesse e partecipazione!
In occasione del Seminario di Algarrobo è sorto il Comitato Nazionale Minibasket cileno: per me grossa soddisfazione per aver contribuito a questa importante nascita che spero servirà a unificare il Minibasket in tutto il Paese.
Sessione teorica
GLI ESERCIZI SEMPLIFICATI
"Con troppa frequenza diamo ai nostri giovani giocatori soluzioni da ricordare piuttosto che problemi da risolvere" (R. Lewin)
Il proporre giochi ed esercizi semplificati, si basa sulla considerazione che lo sviluppo psicologico dell'essere umano obbedisce a determinate leggi psicologiche e che a ogni grado del suo procedere, corrisponde una fase dell'apprendimento. Il far giocare a pallacanestro a 11-12 anni, il maggior numero di giovani e il creare atteggiamenti positivi verso la pratica e lo sviluppo di allenarsi in modo regolare, richiedono una metodologia di insegnamento che coinvolga il giovane giocatore, che lo incuriosisca continuamente con esercizi e giochi interessanti, emozionanti, che rispettino il suo stato psicofisico: tutto ciò stimola l'iniziativa personale, autonoma e la spontaneità.
"Abbiamo bisogno di un nuovo modello di competizione e di allenamento per i bambini a 10-11 anni"
Quali sono i requisiti per l'insegnamento dei giochi semplificati da parte dell'Istruttore? L'Istruttore per insegnare bene, deve:
essere un buon comunicatore, un leader;
conoscere bene i fondamentali cestistici;
conoscere una valida progressione di insegnamento e di allenamento dei giochi e degli esercizi semplificati;
conoscere gli obiettivi tecnico-tattici di ogni gioco ed esercizio semplificato e la sua gradualità di presentazione;
proporre situazioni-problema da risolvere e non soluzioni da ricordare;
conoscere lo stato psicofisico di ogni bambino, per modificare, se è il caso, le regole del gioco, le dimensioni del campo e dei canestri;
confrontare obiettivamente il livello della capacità di gioco raggiunta dai bambini, con il modello ideale fissato dall'Istruttore;
sapere che i bambini hanno un immediato bisogno di sapere se hanno agito bene o male (feedback);
identificare i fattori limitativi (carenze, errori), le loro cause e le soluzioni per mezzo delle quali stabilire degli esercizi correttivi atti a raggiungere efficienza, economia ed utilità;
considerare i bambini come soggetti attivi (e non come oggetti); la psicologia comportamentistica insegna che "può essere appreso solo ciò che è stato prodotto attivamente dal bambino”;
considerare la motivazione e l'entusiasmo come fattori importanti durante il gioco;
sapere che non c'è apprendimento se il gioco o l'esercizio semplificato non è stato provato dal bambino, se non è stato ripetuto un numero sufficiente di volte, finché sia diventato abituale, non è stato effettuato nelle situazioni più diverse;
creare bambini pensanti e creativi.
Dobbiamo fornire ai bambini “idee di gioco” molto semplici in attacco e in difesa, non devono sforzarsi eccessivamente per metterle in pratica, devono apprendere divertendosi.
Idee di gioco in attacco e in difesa a 10-11 anni
Se sei in attacco e hai la palla in mano e non hai difensori davanti, concludi a canestro in palleggio per la via più breve e con la mano "forte".
Se sei in attacco e hai la palla in mano e hai un tuo compagno davanti a te libero, devi passargli la palla subito, perché lui ha più possibilità di te di realizzare canestro.
Se sei in attacco e sei in possesso di palla e hai la palla in mano e sei vicino a canestro, tira subito senza palleggiare.
Se sei in attacco e sei vicino a canestro con la palla in mano, tira se il tuo difensore è lontano o palleggia per avvicinarti e tira (o fai passo e tiro); non palleggiare perché limiteresti le tue possibilità eventuali di palleggio.
Se sei in attacco e hai un avversario davanti, cerca di batterlo in palleggio o con un tiro (1 c 1), se non ci riesci passa la palla a un tuo compagno e gioca con lui dopo aver "letto" la difesa (dai e vai).
Se sei in attacco e non hai la palla in mano, "smarcati" (vai dove non c'è il tuo avversario) per ricevere la palla (non andare vicino al tuo compagno in possesso di palla).
Se sei in difesa e difendi sul possessore di palla, non farti battere, non stargli troppo vicino, se ti palleggia davanti o palleggia male, cerca di portargli via la palla, altrimenti impediscili di concludere comodamente a canestro (entrata o tiro) o di passare tranquillamente la palla (utilizza le braccia e le mani); all'inizio "difesa frontale" davanti al giocatore e poi davanti alla palla.
Se sei in difesa e difendi sul non possessore di palla, non farti battere (difesa frontale), impediscili di ricevere con facilità la palla (difesa d'anticipo) e guarda da dove arriva la palla.
Sessioni pratiche con 12 bambini di 10-11 anni
Non si può insegnare la tecnica cestistica se prima non sono state educate e sviluppate le capacità motorie. No stretching a questa eta'!
Riscaldamento
Esempi di esercizi
Ball-handling a livello individuale e a coppie (da fermi, in movimento, con un pallone, con due palloni).
Esercizi di mobilità articolare a carico naturale.
“Sprint” 5-10 metri, partendo da posizioni diverse.
Saltelli con la funicella (sul posto, in avanti, indietro, su un piede dx o sx, a piedi pari).
Skip a ginocchia alte e dietro (da fondo campo per 5-6 metri).
Esercizi di propriocezione per i piedi con la scala a terra.
Balzi in avanzamento in avanti, indietro, a dx e a sx.
Capovolte, tuffi, rotolamenti, ruote, salti in lungo, salti in alto, salti tripli da fermi e con rincorsa, salti in basso (non troppi).
Lanci del pallone da tutte le posizioni (in piedi, in ginocchio, a una mano, a due mani, da dietro).
Giocare a prendersi (diminuire progressivamente lo spazio a disposizione).
A coppie correre liberamente per il campo e al segnale fermarsi, saltare e battere 5 al compagno.
Palleggiare palline da tennis, palloni di Minibasket e palline di tennis.
Palleggiare due palloni contemporaneamente e tenere sollevato un palloncino a elio.
Quanti palleggi si eseguono sul posto in 30" (di dx e di sx), sul posto e in movimento?
Palleggiare e cercare di rubarsi la palla (a coppie o in gruppo)
A coppie: l’ombra (imitare il compagno, con e senza palla)
Palleggiare liberamente per il campo, al segnale arresto, palla per terra e correre a prendere un altro pallone e iniziare nuovamente a palleggiare. Di seguito.
Esempi di esercizi semplificati da proporre a 11 anni
1 c 1 con la palla a tutto campo con conclusione a canestro: con partenza da fondo campo, da metà campo, etc.).
1 c 1 con appoggio (prima dell’Istruttore e poi di un compagno) a tutto campo; giocare 1 c 1 fino a quando si può, poi passare la palla (all’Istruttore o al compagno) per giocare in “dai e vai”.
1 c 1 in spazi più ristretti (senza e con appoggio).
1 c 1 con appoggio (in un quarto di campo o in metà campo) e conclusione a canestro.
2 c 1 a tutto campo e in spazi più ristretti con conclusione a canestro. Occupare gli spazi liberi.
2 c 1 a tutto campo (andata) e chi realizza gioca 1 c 1 nel ritorno (continuità).
2 c 1 solo a passaggi oppure con palleggi e passaggi.
2 c 2 a tutto campo (dai e vai).
2 c 2 a un canestro: 1 c 1 e giochi a 2 (continuità, con rimessa in caso di canestro realizzato).
2 c 2 con l'obbligo ogni volta di giocare 1 c 1 e se non c'è la penetrazione, bisogna passare la palla al compagno (che si è smarcato) e giocare a 2 (dai e vai).
2 c 2 con l'obbligo di effettuare 5 passaggi consecutivi prima di concludere a canestro (ogni fallo vale come un passaggio).
2 c 2 in spazi ristretti e a tempo (esempio: si deve concludere a canestro entro 15-20-30").
3 c 1 a tutto campo: occupare gli spazi liberi.
3 c 1 in spazi ristretti (solo con passaggi, poi con palleggi e passaggi, con l'obbligo di effettuare un certo numero di passaggi prima di concludere).
3 c 2 a tutto campo nell'andata e continuità 2 c 3 nel ritorno (continuità).
3 c 3 a tutto campo o a un canestro, con regole di gioco precise:
si gioca sempre 1 c 1;
se non si riesce a penetrare, si deve passare la palla ad un compagno e giocare con lui in dai e vai o in dai e cambia;e
e' importante insegnare ai giovani, che dopo un passaggio si deve occupare uno spazio vuoto (passare e spostarsi);
tutti devono toccare la palla prima della conclusione, o solo a passaggi, o con palleggi e passaggi, o effettuare un determinato numero di passaggi prima di concludere a canestro).
3 c 3 in forma libera in spazi ristretti (solo passaggi, palleggi e passaggi). Occupare gli spazi liberi e non stare vicini alla palla.
4 c 1, 4 c 2, 4 c 3, 4 c 4 in forma libera: tutte situazioni “reali” di sovrannumero e sottonumero.
5 c 1, 5 c 2, 5 c 3, 5 c 4, 5 c 5 in forma libera.
5 c 5 a un canestro: ci si dispone in campo in attacco come si vuole ("5 fuori", "1-3-1", "2-3", l'importante è che dopo ogni passaggio ci si muova (occupare uno spazio libero, seguire, cambiare, cambiare chiamando il compagno con cui si vuole cambiare di posto).
Tutte le soluzioni in continuità a due canestri (con rimessa dal fondo in caso di realizzazione o con contropiede).
2 c 2, 3 c 3, 4 c 4 e 5 c 5 a tutto campo (partendo da metà campo, con palla lanciata dall'Istruttore, fino ad arrivare all'inizio della partita vera e propria, con salto della palla a due a metà campo, con regole da insegnare in progressione utilizzando il gioco dei "5 passaggi":
non si può palleggiare;
si può palleggiare e passare;
si può palleggiare, passare e tirare;
salto della palla a 2 a metà campo e gioco a tutto campo: tutti devono toccare la palla prima di concludere, poi solo 3 passaggi, poi gioco senza l'obbligo dei passaggi;
ogni volta che si è in attacco si deve giocare 1 c 1 e se non si conclude a canestro si deve passare la palla e giocare con il compagno.
Conclusioni
Ricordiamoci che i bambini imparano ciò che vivono e quindi, l'Istruttore deve far vivere loro situazioni reali di gioco, attraverso la presentazione di esercizi semplificati di attacco e di difesa, in modo che quando si alleneranno o giocheranno la partita, possano adattarsi a tutte le situazioni di gioco che si presentano sia in attacco che in difesa. Solo così potremo pensare di aver insegnato loro a giocare a pallacanestro!
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