La costruzione della difesa a uomo è un argomento vastissimo per cui ho scelto di concentrarmi solo su alcuni aspetti, in particolare mi soffermerò sulla difesa a metà campo, anche se nel finale metteremo anche qualche regola sulla difesa tutto campo; non tratterò i blocchi, sia per una questione di spazio e di tempo, sia perché parlando di una squadra Under 15, non ritengo sia l’aspetto principale sul quale soffermarsi. Quello che presenterò sarà il mio modello di “difesa ideale”, ovviamente non è la verità assoluta, ognuno di voi ne avrà altri, io proverò ad illustrarvi il mio.
Immaginiamo di essere nella prima settimana di lavoro dell’anno con la nostra squadra Under 15, il periodo in cui vogliamo costruire le fondamenta della nostra difesa, su cui poi nel corso dell’anno aggiungeremo i vari pezzi, come ad esempio la difesa pressing tutto campo, la transizione difensiva, la difesa sui blocchi sulla palla e lontano dalla palla, la difesa a zona.
Le cose fondamentali che deve avere una squadra Under 15, per quello che riguarda la difesa, a mio avviso sono tre:
1. MENTALITA’: avere una mentalità difensiva può significare mille cose diverse, ma a mio avviso prevalentemente significa che i giocatori credono nella vostra difesa a uomo e per far si che questo accada, dovete essere voi i primi a crederci. Per ottenere questo bisogna lavorarci tutti i giorni, dovete premiare e stimolare i ragazzi a difendere, e far capire che difendere è un vantaggio per tutti; bisogna dare gratificazioni alla difesa e far capire anche che con la difesa si guadagnano minuti in campo. Se in attacco qualità che noi comunemente definiamo “talento”, spesso sono innate, dobbiamo far capire che la difesa è si tecnica, atletismo, reattività dei piedi ecc., ma principalmente è VOGLIA. E’ molto facile accorgesene, sarete voi i primi a rendervi conto se la vostra squadra crede o meno nella vostra difesa a uomo a seconda dell’atteggiamento in campo.
2. REGOLE: quello che conta sono le regole non gli esercizi! Potete sbizzarirvi con mille esercizi diversi ma sono le regole che faranno la vostra pallacanestro e la vostra difesa a uomo. Anche qui ovviamente le regole che proporrò sono quelle della mia difesa, e ovviamenente possono essere diverse dalle vostre, la cosa importante secondo me, E’ CHE ABBIATE DELLE REGOLE E SIATE COERENTI CON QUELLE. All’inizio dell’anno dobbiamo metterci su una scrivania, o davanti al computer se preferite, e dobbiamo stabilire quelle che saranno le nostre regole difensive. Le regole vanno condivise con i giocatori in tutti gli allenamenti affinchè diventino loro; guardavo in TV gara 4 tra Olympiacos e Siena, e un giocatore come McCallebb, uno dei migliori playmaker d’Europa, in uno dei migliori sistemi d’Europa, a 80 secondi dalla fine su quello che poi è risultato il possesso decisivo, pick and roll di Spanoulis, Mccallebb si stacca a meno di un passaggio di distanza, bomba da tre e partita finita. Questo non per criticare McCalleb o il sistema di Siena per carità, ma per farvi capire che anche al top d’Europa nel sistema migliore d’Italia, a quel livello di stress, un giocatore super ha seguito il suo istinto invece che la regola e, probabilmente, quell’errore è costato la partita. Ora se queste cose succedono a questi livelli, figuratevi con i nostri Under 15. Questo per dire che noi dobbiamo essere dei martelli, ripeterle ogni allenamento, solo così potranno diventare le loro regole! Importantissimo è spiegare le regole e, se riusciamo a far capire ai giocatori perché facciamo quella cosa, perché abbiamo quella regola, la applicheranno ancora meglio. Ovviamente le regole vanno rispettate, poi certo comincia ad esistere la preparazione tattica della partita, e allora se gioco contro una squadra che non tira bene da fuori, posso decidere per due allenamenti di raddoppiare il post-basso da lato forte, invece che da lato debole: queste sono le eccezioni alle regole, le eccezioni durano una partita, le regole rimangono.
3. OBIETTIVI: arriviamo a parlare di cose più concrete, qual è il nostro obiettivo di difesa a uomo nella metà campo? La mia aspirazione all’inizio dell’anno è creare attraverso la costruzione di una mentalità difensiva, ed attraverso l’applicazione delle nostre regole, una difesa a uomo metà campo che abbia questi DUE PRINCIPI: 1) sul lato forte e ad un passaggio di distanza dalla palla, la nostra parola d’ordine deve essere “massima aggressività”, sia sulla palla, sia sulle linee di passaggio; 2) sul lato debole e a due passaggi di distanza dalla palla, parola d’ordine “intasare l’area” ed essere pronti con gli aiuti. Le due cose sono complementari e imprescindibili l’una dall’altra. Per avere successo, infatti, se non c’è pressione sul lato palla non posso staccarmi troppo lontano dalla palla onde evitare facili ribaltamenti coi passaggi skip ad esempio. Due mesi fa proprio qui c’è stato un clinic di coach Satolli che ha detto una cosa giustissima e fondamentale, che ho fatto subita mia e cercato di trasmettere ai miei giocatori: sul passaggio ala-ala se la palla arriva facile e prendiamo tiro da tre in faccia, la colpa non è del giocatore che si stacca, ma di quello che difende la palla che non mette abbastanza pressione, consentendo un passaggio veloce, che altrimenti sarebbe lento. Viceversa se la nostra area non è occupata dai difensori lontano dalla palla, i giocatori sul lato palla non possono aggredire così ferocemente la palla e le linee di passaggio perché sanno, magari anche inconsciamente, che non saranno mai aiutati. I vantaggi di questa difesa mi sembrano evidenti rispetto ad una difesa più statica e contenitiva: l’attacco si sentirà sempre sotto pressione, farà fatica a passarsi la palla, tenendo la palla ferma la difesa si chiuderà da lato debole e avremo grande protezione dell’area qualora il lato forte dovesse saltare. Dobbiamo mettere in conto che, anche se siamo aggressivi sulla palla e sulle linee di passaggio, il nostro lato forte qualche volta può saltare, ma siamo a pronti a reagire. E soprattutto non dobbiamo arrabbiarci se il lato forte salta perché siamo aggressivi. Questo significa essere coerenti con le proprie regole. Tutto questo però è molto difficile da ottenere: serve pazienza, voglia e perseveranza ogni allenamento.
Iniziamo l’allenamento con tre esercizi di riscaldamento propedeutici per fondamentali difensivi, perché i fondamentali sono anche per la difesa non solo per
l’attacco!! Inoltre sono anche molto buoni per costruire quella che abbiamo definito
mentalità difensiva.
ESERCIZIO 1: SCIVOLAMENTI + CHIUSURA COACH
Il giocatore 1 esegue degli scivolamenti attraverso i birilli per poi concludere il movimento chiudendo sul coach con un tagliafuori o con un movimento per prendere sfondamento.
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