La palla a spicchi è l'elemento che accompagna fin da ragazzo la vita di Alberto Giordano. Il suo sogno di diventare un cestista professionista viene però rovinato a causa di un infortunio inaspettato che gli impedisce di far emergere tutto il suo talento. Senza abbandonare la sua passione, riesce a reinventarsi all’interno del mondo della pallacanestro, divenendo in poco tempo il General Manager di un’ambiziosa squadra di Serie A.
La soddisfazione di essere protagonista indiretto del successo della squadra viene però sbriciolata a seguito di un pilotato colpo di mano societario. Nell'arco di pochi mesi, Alberto si ritrova non solo ad essere rimosso dall'incarico ma anche a vivere una serie di eventi avversi, correlati alla fulminea caduta. Come se ciò non bastasse, la decisione di orientare le finanze del team cestistico verso un altro sport segna, di fatto, il definitivo colpo allo stato emotivo dell'uomo. La sua discesa agli inferi accompagnato dall’alcol, narrata con estremo realismo, si dipana con disincantato dolore nei meandri più bui e nei recessi più scuri dell'anima. Saranno la fortuna di un amore particolare e l'incontro con Edoardo Molinari, un giovane imprenditore coraggioso, a favorire, gradualmente, il ritorno alla luce. Sui campi di un basket meno altisonante, ma non per questo meno difficile e impervio, si snoderà la resurrezione del vero protagonista del romanzo.
E' un romanzo di formazione, ma racconta una storia vera, nel quale la pallacanestro fa da sfondo all'intersecarsi di una serie di personaggi con dinamiche personali assai differenti. E’ proprio la collisione dei rispettivi mondi che permetterà a ciascuno di loro di colmare le lacune e effettuare un "salto di qualità". L’individuo assume un suo valore ed un’identità precisa quando si relaziona con gli altri.
Lo sport non è un gioco, è una metafora evidente della crescita interiore che ogni essere umano deve attraversare e subire. In questo periodo il calcio ha smesso qualsiasi velleità formativa al pari di un abito vecchio e passato di moda. Di converso il basket, seppur calato entro i confini del vecchio continente e, soprattutto, analizzato con un amore scevro d’avidità, sta ritornando alla ribalta anche in ambito letterario. Questo è però un lungo racconto diverso e distinto dagli altri. Traspare da esso un insegnamento al sacrificio privo di perifrasi, colmo di passione, gravido di speranze. Perché lo sport è agonismo pulito, caduta e ripresa, seconda chance, modello e volontà di crescita.
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