E’ difficile definire compiutamente la figura dell’allenatore: qual è il suo ruolo? Quali i suoi compiti? Quali le responsabilità? Di cosa si occupa? Quali competenze deve avere? Come le acquisisce? Come interagisce con l’ambiente?
E chi è un allenatore? E’ un tecnico? Un organizzatore? Un programmatore? Un adulto? Un insegnante? Un leader? Un maestro? Uno stratega? Un fratello maggiore? Un motivatore? Un po’ di tutto?
Questo libro non ha la pretesa di dare una risposta a tutte queste domande (e a tante altre) ma vuole soltanto offrire uno spunto di riflessione su alcune delle tante problematiche in cui un allenatore si imbatte nel corso della sua carriera.
Ma chi sono le scimmiette e gli asini del titolo?
Le scimmiette rappresentano quegli allenatori che scopiazzano, spesso senza nemmeno comprendere il significato vero di ciò che vanno a riprodurre, sia esso un esercizio, un movimento o un gioco d’attacco. Intendiamoci, non è una colpa copiare da altri allenatori, tutt’altro, in fondo ogni coach “ruba” qualche idea da altri colleghi. Diventa un demerito quando lo si fa passivamente, senza un adeguato approfondimento, quando quella idea non viene in qualche modo personalizzata dal proprio modo di essere allenatore, se non addirittura arricchita con un personale contributo, una propria elaborazione.
Gli asini invece rappresentano, simbolicamente, quel gioco tipico dei campetti, definito con termini diversi nelle varie regioni italiane, negli Stati Uniti “horse”, in cui si stimola la creatività dei giocatori che devono inventarsi movimenti sempre più difficili per mettere in difficoltà gli avversari. Questo mio lavoro vuole essere un invito ed una speranza, affinché si stimoli la creatività dei giocatori ma, soprattutto, quella degli allenatori, ormai quasi tutti necessariamente omologati, in un sistema che dà poco spazio alla sperimentazione ed alla fantasia.
Tutte le riflessioni raccolte in questo libro sono frutto di esperienza diretta sul campo, non sono sostenute da studi scientifici (di conseguenza non ci sono citazioni né una ricca bibliografia), quindi assolutamente confutabili e, d’altronde, non c’è alcuna pretesa di verità assoluta; l’unica certezza è quella del dubbio, che dovrebbe sempre accompagnare il nostro agire.
Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l'utente dichiara di accettare e acconsentire all' utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento.