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Esercizio treccia stretta. I giocatori si muovono secondo il principio di “correre dietro al giocatore a cui hanno passato” usando come riferimento la larghezza dell’area. Possiamo eseguire la treccia lungo tutta la lunghezza del campo.
I giocatori in coppia partono da metà campo. Il giocatore 2 corre verso il centro, gira intorno ai due coni, riceve da 1, che intanto in palleggio si è portato in posizione di play, e tira. Il passaggio di 1 verso 2 deve essere sincronizzato con il movimento di 2. Dopo il tiro, entrambi i giocatori vanno a rimbalzo. 3 e 4 eseguono lo stesso esercizio giocando sul lato opposto.
DIFESA SUL PICK AND ROLL Come già accennato, il sistema base prevede difesa di contenimento. Di regola non facciamo show aggressivo a 90°, soprattutto per due motivi: A) evitare una soluzione molto dispendiosa di energie e difficile da tenere per 40'; B) non esporre il nostro contro bloccante al rischio di commettere prematuramente falli nel caso sbagli i tempi dell’uscita.
Le regole che applichiamo sono sintetizzabili in alcuni semplici punti.
1. Il difensore sulla palla deve evitare di farsi battere sul lato OPPOSTO al blocco. Il palleggiatore "deve" andare sul blocco, perché è lì che scattano le collaborazioni difensive. Il difensore sulla palla (XE) deve evitare di farsi battere sul lato OPPOSTO al blocco. Il palleggiatore "deve" andare sul blocco, perché è lì che scattano le collaborazioni difensive. Il difensore del bloccante esce “piatto”, mettendo in pratica quello che possiamo definire un contenimento alto ("flat") o addirittura uno show orizzontale. Il passo e mezzo di uscita va fatto senza "aprire la porta", con l’obiettivo di forzare in orizzontale il palleggiatore impedendogli di entrare in area. La mano interna (la sinistra nel diagr.) è alta per ostacolare l’arresto e tiro, quella esterna è bassa per impedire passaggi battuti al rollante.
Massimiliano Oldoini - Lavoro in un attacco di spaziature da situazioni di 1c1 fuori dai giochi e dentro i giochi valido sia nelo settore giovanile che per prime squadre
Accesso: Registrato
Autore: Oldoini Massimiliano
Data inserimento:
19/09/2012
Sottocategoria: Basket - Attacco
Parole chiavi: attacco, spaziature, 1c1
Visualizzazioni: 35 Voto: Non disponibile
Alberto Martelossi - Costruzione della mentalita e delle caratteristiche difensive
Accesso: Associato
Autore:
Data inserimento:
07/07/2016
Sottocategoria: Basket - Difesa
Parole chiavi: Alberto Martelossi,Costruzione della mentalita e delle caratteristiche difensive
Visualizzazioni: 47 Voto: 5.05.0
Il Team Building - Parte iniziale
Video corso con coach Fabio Fossati: la parte pratica in palestra.
Accesso: Premium
Autore: Fossati Fabio
Data inserimento:
20/03/2020
Sottocategoria: Basket - Premium
Parole chiavi: fabio fossati, mental coach, corso mental coach, performance coach, corso, team building, esercizi team building
Edizione Basket Coach .Net - Noi istruttori, davanti al piano di allenamento da preparare, dobbiamo fare delle continue scelte. Il tempo a disposizione in palestra è limitato, vogliamo fare tante cose e rendere l’allenamento il più produttivo possibile.
L’allenamento basato su esercizi-gioco è meno bello da vedere perché ci sono molti più errori di scelta e di esecuzione sotto pressione, ma sarebbero proprio questi errori (e il feedback che se ne otterrà direttamente dall’esperienza e indirettamente dal coach) a consentire ai giocatori di migliorarsi e a permettere il “transfer” tra l’allenamento e la gara.
Ogni esercizio-gioco presentato, proprio per sua natura, si presta ad una notevole adattabilità alle esigenze del momento; sono sufficienti piccole variazioni alle regole. Sono sicuro che ogni istruttore interessato saprà fare molto meglio di quanto ho fatto io nell’inventare le proprie regole ed i propri esercizi-gioco, al fine di soddisfare le proprie esigenze didattiche.
I dieci fondamentali ovvero le “10 tavole” di Coach Blasone per dare il meglio su un campo di basket, siano essi giocatori che allenatori. E non solo insegnamenti sul campo ma anche fuori. Infatti il primo mattone su cui Blasone basa il suo credo è l’Educazione in palestra, il comportamento da tenere su un campo di basket: ciò che un allenatore/istruttore deve fare per far crescere un gruppo. Ma anche quali regole devono seguire gli atleti per poter migliorare e per poter dare il meglio di se stessi. Questo è il primo fondamentale che permette poi di costruire in maniera solida situazioni tecnico-tattiche insieme ai ragazzi e a farli crescere per renderli autonomi sul campo. Coach Blasone con la sua esperienza non tocca solo argomenti tecnici come i fondamentali classici, palleggio, passaggio, tiro, difesa, ball-handling, ma tratta anche la visione periferica e una parte importantissima riguardante la preparazione fisica. Dà la sua definizione di velocità, resistenza e potenza riguardante uno sport come il basket e come, secondo la sua esperienza, deve essere allenata: essenzialmente con l’utilizzo della palla, che fa aumentare l’impegno e fa dimenticare la fatica ai ragazzi. Dalle prime pagine Coach Blasone illustra la sua filosofia di allenamento che mira a far eseguire un gran numero di numero di palleggi, passaggi e tiri a canestro ad ogni giocatore per aumentare la confidenza del giocatore stesso con la palla, il canestro e il “traffico” in mezzo al campo. La sua infinita esperienza sui campi di tutti i continenti gli ha dato la possibilità di conoscere stili di vita diversi, atleti con caratteristiche completamente diverse tra loro che sono sati da stimolo per il suo lavoro che pian piano ha arricchito con esercitazioni create da lui proprio per risolvere le diverse situazioni che ha affrontato. Sempre però tenendo presente il suo credo: far lavorare i ragazzi con il maggioro numero di palloni e il maggior numero di ripetizioni. Questa è una mini-enciclopedia di esercitazioni che abbraccia tutti gli aspetti che riguardano la costruzione di un giocatore e che Coach Blasone ci ha onorato di voler pubblicare con noi, un piccolo book per dare, a tutti coloro che stanno sul campo tutti i giorni, le basi per cominciare e sviluppare un lavoro di strutturazione del giocatore come singolo e come parte della squadra nel suo insieme. Non smetteremo mai di ringraziare Mario Blasone per averci dato la possibilità di lavorare per lui e di far conoscere a tutti gli allenatori il suo grande lavoro e di averci fatto capire una volta di più che l’allenatore/istruttore è una missione e non una moda.
Per me scrivere la prefazione di questo nuovo libro di Bruno, è un onore, oltre che sempre un piacere, in virtù dei numerosi ricordi che mi legano a lui fin dai tempi di Asti, dove mi portò avendomi visto giocare alla Crocetta di Torino con l’allora mia squadra di Novara, la Wild.
In seguito, ci ritrovammo, ancora a Torino, lui responsabile del Settore Giovanile dell’Auxilium Kappa ed io allenatore del gruppo Juniores (oltre che vice allenatore del grande Dido Guerrieri). Tra il 1995 ed il 1997 centrammo insieme tre Finali Nazionali e fu proprio in quel triennio che mi resi veramente conto di quanto lui amasse “studiare” questo nostro bellissimo sport, e di quanti viaggi “conoscitivi” intraprese per seguire Clinics Camps, ed Università, soprattutto negli Stati Uniti. Ricordo ancora che fu uno dei primi, se non il primo stesso, ad introdurre il sistema di Camp estivo sul modello americano. Un vero maestro, per me, che ancora oggi conservo il suo “primo quaderno degli appunti”, da dove presi, ed appresi, spunti e suggerimenti molto preziosi e mi auguro che anche questo testo possa esserlo altrettanto e apprezzato, e foriero di consigli, oltre che guida alle nuove generazioni di allenatori. Credo che Bruno incarni nel modo più autentico il “modello positivo” di tecnico sportivo che, soprattutto nel settore giovanile, assume il ruolo dell’Educatore, in grado di mostrare la sua professionalità non solo grazie a conoscenze, abilità e competenze specifiche, quanto per le capacità di trasmetterle ai propri allievi e di forgiarli per sempre!
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