Spazio e Tempo, sono termini di Einsteniana memoria, che mi hanno sempre suonato un po’ male in ambito cestistico, dove difficilmente trovavo immagini correlate alla teoria della relatività e all'equazione E=mc2.
Eppure questi due termini, negli ultimi anni, sono entrati di diritto nel gergo cestistico nazionale, per definire quella che e' in ogni sport e non solo nel basket, l'eterna battaglia, individuale o di squadra per costruire un vantaggio nei confronti dell'avversario.
Difficile aggiungere nuovi elementi sull'argomento, ma provero' a percorrere il tema secondo il mio personale modo di vedere le cose, partendo dalla base senza palla e arrivando a collegarmi alla fine ad alcuni aspetti di tempo-spazio nell'1c1 riferito ai blocchi.
STEP 1: 1C1 SENZA PALLA
Partiamo a monte, da un concetto di spazio relativo alla disposizione offensiva della squadra, che vuole garantire alcuni elementi importanti, come la giusta distanza tra i giocatori, di cui abbiamo modelli da tutti conosciuti, nati 50 anni fa e tutt'ora usati, come ad esempio l'attacco triple post o il flex-offense, dove la disposizione equilibrata della squadra sul campo esalta le capacita' individuali di attaccare il canestro e trovare le soluzioni di tempo-spazio vantaggiose.
Durante la sequenza delle varie fasi di gioco bisogna mantenere questi elementi:
la corretta spaziatura in campo tra giocatori che non vuole dire solo di non stare troppo vicini, ma anche, non troppo lontani;
costruire corrette corsie di passaggio;
possibilità di ribaltare il lato della palla e favorire la circolazione della stessa;
ostruire in continuita' situazioni di vantaggio per l'1c1 con palla;
togliere la possibilità alla difesa di aiutare e raddoppiare;
avere un buon bilanciamento difensivo.
In aggiunta, possiamo anche sottolineare che questi aspetti non possono essere disgiunti dalla sequenza temporale delle dinamiche di movimento, dinamiche che vogliono mantenere razionalmente attive le possibilità appena elencate, evitando la staticità e la prevedibilita' dei posizionamenti, ma anche l'eccesso di movimenti nella continuita' di squadra, che come nel minibasket andrebbe a collassare il nostro equilibrio sul campo di gioco.
Andiamo a parlare finalmente di quelli che secondo me sono gli elementi più importanti nella conquista di spazio-tempo.
Temo di non dire nulla di nuovo, ma per me il fondamentale, su cui innestare le successive ramificazioni tecniche su spazio e tempo, e' sempre il longevo, ma insostituibile, cambio di velocita'!
Ecco alcuni semplici esercizi disegnati per creare negli atleti l'abilita' di cambiare ritmo (diag. 1 e diag. 2), dove il primo elemento di giudizio non sara' la velocita' media dello spostamento , bensi' la capacita' di passare bruscamente da una velocità ad un'altra, sia trattasi di accelerazione che di decelerazione.
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