L'agilità, ovvero la capacità di arrestarsi, cambiare direzione ed accelerare nuovamente è, nel basket, più importante del semplice raggiungimento e mantenimento di un'alta velocità.
Tuttavia il suo sviluppo, in una periodizzazione annuale delle capacità motorie, si ricerca dopo l'ottenimento di un buon livello di velocità lineare.
L'agilità implica un grande coinvolgimento della capacità di decelerazione e l'abilità di abbinarla in modo reattivo all'accelerazione.
L'agilità può essere classificata come generale o speciale a seconda della sua specificità rispetto allo sport praticato. In considerazione del numero e delle combinazioni dei tipi di movimento possibili, sia orizzontali (avanti, dietro, laterali), che verticali (salti), o mono e bi-podalici, l'agilità può essere anche classificata come chiusa o programmata (ottimizzazione di una tecnica) o come aperta e non programmata (reazione o adattamento di uno schema motorio appreso ad una nuova o imprevista situazione).
Da un punto di vista tecnico, l'allenamento dell'agilità deve tener conto di alcuni elementi. Primo fra tutti il focus visivo. Esso ha un'importante ruolo nell'allenamento dell'agilità: l'atleta, sebbene debba visualizzare compagni, avversari e palla, deve anche far precedere ogni cambio di direzione o senso, ogni cambio di movimento (corsa frontale, dorsale, scivolamento ecc) con una rotazione del capo per cercare un nuovo punto di focus da visualizzare.
Secondo, il ruolo dell'azione delle braccia, specie durante l'accelerazione iniziale, ha un'importanza fondamentale. L'atleta deve rapidamente accelerare verso un nuovo tipo di movimento quando cambia direzione, senso o si gira. Così come nella partenza degli sprint, i movimenti esplosivi delle braccia dovrebbero essere utilizzati come mezzi per riacquistare rapidamente un'alta frequenza e ampiezza di passo.
Infine e forse anche più importante, l'abilità di decelerare da una data velocità è un requisito per effettuare un cambio di direzione, così come l'atleta deve essere in grado di atterrare in modo sicuro ed efficiente da una determinata altezza di caduta dopo un salto per poi effettuarne un altro o altri tipi di movimento (corsa frontale, dorsale, scivolamenti ecc)
Metodi di sviluppo dell'agilità
Si possono distinguere tre grandi gruppi di metodi di allenamento dell'agilità: l'allenamento della tecnica esecutiva, sprint e movimenti contro resistenza e assistiti, fitness di base e potenza.
L'allenamento tecnico ha come obbiettivo quello di rendere l'esecuzione dei gesti il più economica ed efficace possibile. Il primo obbiettivo è l'impostazione di una corretta posizione fondamentale. Partendo da questa va impostato un corretto scivolamento difensivo, abbinandolo dapprima ad un arresto, quindi ad un cambio di direzione.
Dalla posizione fondamentale va impostata anche la partenza con passo incrociato, utile nelle fasi di recupero su distanze maggiori e contro avversari più veloci, perchè garantisce una velocità di spostamento superiore rispetto allo scivolamento. Anche in questo caso, va poi abbinata all'arresto ed al cambio di direzione.
Altro elemento importante è la rotazione delle anche, che è senza dubbio il modo più veloce per iniziare uno spostamento verso dietro. Questa va abbinata allo scivolamento difensivo, alla partenza con passo incrociato e alla corsa lineare.
Il primo passo rappresenta un altro fra gli elementi tecnici il cui sviluppo va ricercato per migliorare l'agilità. Esso permette al giocatore di allineare immediatamente il corpo per accelerare in modo potente ed efficace. Va abbinato ad una partenza frontale, avanti obliqua e laterale.
Gli sprint ed i movimenti contro resistenza hanno come obbiettivo principale lo sviluppo della forza esplosiva ed dell'ampiezza del passo nella corsa lineare. Possono essere proposti sprint in salita, piuttosto che trattenuti da un elastico, paracadute o slitta. L'effettuazione di movimenti come scivolamenti, rotazione delle anche, partenza incrociata, con l'atleta trattenuto da un elastico possono invece essere utilizzati anche per un altro obiettivo: creare un situazione di disequilibrio a cui l'atleta deve far fronte esercitando quindi una forte stimolazione sul SNC.
Gli sprint assistiti favoriscono lo sviluppo della frequenza del passo nella corsa lineare. Possono essere utilizzati mezzi come corsa in discesa piuttosto che corsa trainata che permettano il raggiungimento di velocità di corsa superiori a quelle normalmente ottenibili.
Un buon livello di fitness di base inteso come mobilità articolare, resistenza e forza adeguati, sono necessari per l'esecuzione di movimenti esplosivi, come richiesto nelle esercitazioni mirate allo sviluppo dell'agilità.
Infine il miglioramento del livello di potenza attraverso l'utilizzo di esercizi tanto a catena cinetica chiusa (ad es. alzate olimpiche) quanto aperta (ad es. lanci) è essenziale per il miglioramento dell'agilità.
L'agilità, ovvero la capacità di arrestarsi, cambiare direzione ed accelerare nuovamente è, nel basket, più importante del semplice raggiungimento e mantenimento di un'alta velocità.
Tuttavia il suo sviluppo, in una periodizzazione annuale delle capacità motorie, si ricerca dopo l'ottenimento di un buon livello di velocità lineare.
L'agilità implica un grande coinvolgimento della capacità di decelerazione e l'abilità di abbinarla in modo reattivo all'accelerazione.
L'agilità può essere classificata come generale o speciale a seconda della sua specificità rispetto allo sport praticato. In considerazione del numero e delle combinazioni dei tipi di movimento possibili, sia orizzontali (avanti, dietro, laterali), che verticali (salti), o mono e bi-podalici, l'agilità può essere anche classificata come chiusa o programmata (ottimizzazione di una tecnica) o come aperta e non programmata (reazione o adattamento di uno schema motorio appreso ad una nuova o imprevista situazione).
Da un punto di vista tecnico, l'allenamento dell'agilità deve tener conto di alcuni elementi. Primo fra tutti il focus visivo. Esso ha un'importante ruolo nell'allenamento dell'agilità: l'atleta, sebbene debba visualizzare compagni, avversari e palla, deve anche far precedere ogni cambio di direzione o senso, ogni cambio di movimento (corsa frontale, dorsale, scivolamento ecc) con una rotazione del capo per cercare un nuovo punto di focus da visualizzare.
Secondo, il ruolo dell'azione delle braccia, specie durante l'accelerazione iniziale, ha un'importanza fondamentale. L'atleta deve rapidamente accelerare verso un nuovo tipo di movimento quando cambia direzione, senso o si gira. Così come nella partenza degli sprint, i movimenti esplosivi delle braccia dovrebbero essere utilizzati come mezzi per riacquistare rapidamente un'alta frequenza e ampiezza di passo.
Infine e forse anche più importante, l'abilità di decelerare da una data velocità è un requisito per effettuare un cambio di direzione, così come l'atleta deve essere in grado di atterrare in modo sicuro ed efficiente da una determinata altezza di caduta dopo un salto per poi effettuarne un altro o altri tipi di movimento (corsa frontale, dorsale, scivolamenti ecc).
Metodi di sviluppo dell'agilità
Si possono distinguere tre grandi gruppi di metodi di allenamento dell'agilità: l'allenamento della tecnica esecutiva, sprint e movimenti contro resistenza e assistiti, fitness di base e potenza.
L'allenamento tecnico ha come obbiettivo quello di rendere l'esecuzione dei gesti il più economica ed efficace possibile. Il primo obbiettivo è l'impostazione di una corretta posizione fondamentale. Partendo da questa va impostato un corretto scivolamento difensivo, abbinandolo dapprima ad un arresto, quindi ad un cambio di direzione.
Dalla posizione fondamentale va impostata anche la partenza con passo incrociato, utile nelle fasi di recupero su distanze maggiori e contro avversari più veloci, perchè garantisce una velocità di spostamento superiore rispetto allo scivolamento. Anche in questo caso, va poi abbinata all'arresto ed al cambio di direzione.
Altro elemento importante è la rotazione delle anche, che è senza dubbio il modo più veloce per iniziare uno spostamento verso dietro. Questa va abbinata allo scivolamento difensivo, alla partenza con passo incrociato e alla corsa lineare.
Il primo passo rappresenta un altro fra gli elementi tecnici il cui sviluppo va ricercato per migliorare l'agilità. Esso permette al giocatore di allineare immediatamente il corpo per accelerare in modo potente ed efficace. Va abbinato ad una partenza frontale, avanti obliqua e laterale.
Gli sprint ed i movimenti contro resistenza hanno come obbiettivo principale lo sviluppo della forza esplosiva ed dell'ampiezza del passo nella corsa lineare. Possono essere proposti sprint in salita, piuttosto che trattenuti da un elastico, paracadute o slitta. L'effettuazione di movimenti come scivolamenti, rotazione delle anche, partenza incrociata, con l'atleta trattenuto da un elastico possono invece essere utilizzati anche per un altro obiettivo: creare un situazione di disequilibrio a cui l'atleta deve far fronte esercitando quindi una forte stimolazione sul SNC.
Gli sprint assistiti favoriscono lo sviluppo della frequenza del passo nella corsa lineare. Possono essere utilizzati mezzi come corsa in discesa piuttosto che corsa trainata che permettano il raggiungimento di velocità di corsa superiori a quelle normalmente ottenibili.
Un buon livello di fitness di base inteso come mobilità articolare, resistenza e forza adeguati, sono necessari per l'esecuzione di movimenti esplosivi, come richiesto nelle esercitazioni mirate allo sviluppo dell'agilità.
Infine il miglioramento del livello di potenza attraverso l'utilizzo di esercizi tanto a catena cinetica chiusa (ad es. alzate olimpiche) quanto aperta (ad es. lanci) è essenziale per il miglioramento dell'agilità.
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