(di Fabrizio Frates) L'introduzione della regola dei 24" mi ha convinto ancor più di quanto non facessi in precedenza della necessità di lavorare sul rispetto degli spazi e sul movimento senza palla. Per far si che la naturale propensione all'1c1 non venga esasperata in un prevedibile gioco di penetra e scarica senza sbocchi, ma si mantenga un accettabile movimento di palla che renda l'attacco più fluido e dinamico e che permetta di giocare davvero su tutto il campo, trovando alcune semplici regole per i movimenti in campo aperto e nelle numerose situazioni di transizione rapida dalla difesa all'attacco.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare gli atleti all'importanza delle corrette distanze sul campo, spingendoli a lavorare sempre più senza palla con piccoli e grandi adeguamenti per facilitare la circolazione di palla e ottenere un sistema di gioco costruito sul passaggio e non sul palleggio. Particolare enfasi viene data al timing, il tempo dei passaggi, e al senso del "ritmo" del gioco, sottolineando come la costruzione di un tiro sia il rispetto di un'armonia, una sensibilità quasi musicale che coinvolga la squadra intera nell'esecuzione di uno spartito che lascia spazio all'improvvisazione individuale sapendosi adeguare. Come in una sessione jazz gli artisti sanno uscire dal tema base dando sfogo alla creativita' senza che venga meno l'armonia, cosi' noi dobbiamo muoverci insieme per trovare un linguaggio comune che esalti le caratteristiche individuali.
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