Coach Messina inizia il clinic sottolineando come il giocatore alto abbia bisogno di migliorare sul piano fisico, tecnico e mentale. Inizialmente il giocatore dev’essere aiutato a migliorare la propria autostima e nella gestione del proprio corpo. Un giocatore può essere bravo nell’1 vs 0, ma trovare difficoltà nell’1 vs 1, non appena viene spinto leggermente, perché va fuori equilibrio; tutto questo ha risvolti sul piano psicologico. Il lavoro dell’allenatore è proporre al giocatore una serie di gradini di lavoro, che rappresentino delle sfide, con difficoltà crescenti, ma che siano possibili da superare. Ogni gradino dev’essere proporzionato alla persona specifica, facendo attenzione a far crescere e motivare il ragazzo, per non rischiare di compromettere il lavoro.
Dobbiamo avere un metodo didattico ed avere ben chiaro:
cosa dobbiamo insegnare
come lo dobbiamo insegnare
A tal proposito è importante il bagaglio di conoscenze, ma ancor più il modo con cui le trasmetto ai miei giocatori.
Il ragazzo più alto ha un obiettivo fondamentale: fare canestro! Pochi giocatori hanno una chiara concezione di come fare canestro, coach Messina suggerisce quattro semplici modi per fare canestro:
un canestro in contropiede o dopo un taglio
un canestro dopo uno scarico
un canestro dopo un rimbalzo in attacco
due tiri liberi segnati, in totale quindi 8 punti.
Anche il lavoro atletico è molto importante per un giocatore alto. Messina consiglia di far saltare la corda; con questo semplice esercizio, lavoriamo sui piedi e miglioriamo il suo equilibrio e la sua coordinazione.
Dobbiamo insegnargli a prendere posizione in situazioni statiche, ma soprattutto in situazioni dinamiche (ad esempio dopo un salto: dobbiamo insegnare al giocatore a saltare con le gambe aperte, e ricadere con le gambe ben aperte, bisogna trovare equilibrio contro il contatto fisico). L’equilibrio in situazioni dinamiche è fondamentale in alcune situazioni di gioco, come ad esempio nel finale di un contropiede o sul pick & roll, quando il lungo, dopo aver bloccato, deve girarsi per andare a canestro.
E’ il giocatore che deve scegliere se girarsi frontalmente o dorsalmente, scegliendo la modalità nella quale trova maggior equilibrio. Dobbiamo essere flessibili nel nostro lavoro, conoscendo le caratteristiche dei nostri giocatori e sfruttandone le qualità, adattando le nostre idee a loro.
Per migliorare l’equilibrio dinamico contro il contatto fisico, Messina suggerisce un semplice esercizio (Diag. 1): il difensore (rosso) con movimenti laterali cerca di impedire all’attaccante (blu) di prendere la palla (contenendo la spinta di quest’ultimo).
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