La didattica dell’1 contro 1, avendo come obiettivo quello di offrire ai giocatori gli strumenti per battere il difensore, deve essere sia tecnica (apprendimento e automatizzazione dei gesti fondamentali che riguardano sia l’1 contro 1 dal palleggio sia l’1 contro 1 da fermi) sia tattica (utilizzo del gesto tecnico più efficace in seguito a una intelligente lettura della posizione del proprio difensore). A proposito dell’insegnamento tecnico, dando per scontata la conoscenza dell’analisi dei singoli fondamentali, vorrei sottolineare alcuni aspetti che ritengo essenziali e sui quali tornerò durante le spiegazioni dei singoli esercizi:
fronteggiare il canestro al momento della ricezione della palla (petto epunte dei piedi a canestro)
arrestarsi solo nel momento della ricezione (“mangiare la palla”) per evitare l’anticipo del difensore
ambidestrismo nel palleggio, nelle partenze in palleggio e nell’uso del piede perno (saper partire incrociato o diretto con entrambi i perni)
nell’1 contro 1 dal palleggio saper usare il corpo per sbilanciare l’avversario (ballare) mantenendo un corretto equilibrio dinamico
il primo passo della partenza incrociata (o il secondo della partenza diretta) deve essere profondo cioè oltre le gambe del difensore: negli esercizi di 1 contro 0 la presenza di una sedia serve a verificare che la gamba che incrocia e la palla siano oltre tale ostacolo
nella partenza incrociata la palla viene portata sul lato del palleggio con un energico movimento di 'pendolo' davanti al bacino; nella partenza diretta la palla viene spinta a terra a due mani con traiettoria diagonale per svincolare prima possibile il piede perno consentendo il movimento di incrocio sul secondo palleggio per tagliare fuori il difensore
nel momento del tagliafuori offensivo nei confronti del difensore giocargli contro senza allargare ('bucare le spalle del difensore')
Per quanto riguarda l’insegnamento della tattica individuale dell’1 contro 1 credo sia di primaria importanza che il giocatore si abitui a guardare il proprio difensore nel momento che precede la ricezione della palla per anticipare la strategia di attacco. Quando in ricezione il difensore è vicino, l’obiettivo è batterlo con una partenza incrociata che è la più efficace : l’attaccante dovrà quindi imparare a scegliere il perno a seconda della posizione dell’avversario. Quando in ricezione il difensore è lontano si attacca per tirare con la possibilità di interrompere l’azione di tiro se il difensore si avvicina e scegliendo quindi la partenza diretta o incrociata in relazione alla linea di recupero del difensore. La progressione didattica che propongo, dopo una prima fase di insegnamento tecnico analitico senza difesa (per offrire ai ragazzi gli strumenti tecnici essenziali), prosegue con una serie di esercizi semi – agonistici in cui il difensore (che all’inizio può essere un allenatore, ma che ben presto sarà un giocatore) aiuta l’attaccante a “leggere” la situazione e a utilizzare di conseguenza il fondamentale più efficace. L'utilità di questa fase deriva sia dal fatto che si porta il giocatore a risolvere con gradualità i problemi tattici, sia dal fatto che comunque la presenza del difensore da superare migliora e completa l’automatizzazione di un gesto tecnico sempre più corretto.
Esercizio 1.a - La presenza del difensore ha il compito di stimolare una 'lettura' dell'attaccante. Nel diagramma il difensore X1 si sbilancia verso il centro sulla ricezione di 1 che dovrà leggere una partenza incrociata sul fondo con la mano dx per battere l'avversario.
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